Guerra in Ucraina Kiwanis Club Bergamo Orobico: invio aiuti in Romania per i profughi

 

Un’amicizia di vecchia data che corre sul filo della solidarietà, quella fra Valeria Gringeri del Kiwanis Club Bergamo Orobico e Juliana Pacurar Past Governatore Kiwanis della Romania. È bastata una telefonata che Valeria, ha messo in moto una raccolta fondi all’interno e all’esterno del sodalizio bergamasco, da far avere agli amici romeni per i profughi provenienti dall’Ucraina.

«Fin dal primo minuto dì questa assurda guerra – commenta Valeria –  i Kiwaniani Rumeni si sono attivati per dare sollievo ai bambini, alle donne, agli anziani che fuggono, nella maggior parte delle volte, portando con loro solo quello che hanno addosso. Noi siamo lontani ma, immediatamente, anche i soci del Kiwanis Club Bergamo Orobico si sono offerti dì fare qualcosa e, sfruttando la antica e sincera amicizia che li lega ai soci del K. C. Oradea. Appreso dal past Governatore Juliana Pacurar  che gli Amici di Oradea stanno raccogliendo tutto quanto possibile per fornire, in primis ai bambini, generi dì prima necessità e anche ambienti salubri dove vivere, hanno quindi disposto immediatamente l’invio a loro dì una prima ma cospicua somma dì denaro per poter contribuire fattivamente ad alleviare le sofferenze di questi piccoli e incolpevoli profughi. Conosciamo personalmente la rettitudine e la dedizione dei soci del club Oradea e li ringraziamo uno per uno per tutto quello che stanno facendo in unione a tutti gli altri soci dei Kiwanis club Rumeni».

«Questo è il primo step – spiega Roberta Dodesini attuale presidente del Club Orobico – Ad abbandonare l’Ucraina in queste ore di conflitto sono soprattutto le famiglie residenti nelle zone non distanti dal confine che li accoglie con pasti caldi. La mission del Kiwanis è soprattutto quella di essere al servizio dei bambini che, più di tutti stanno soffrendo. Cecheremo, per quanto possibile, di aiutare ancora gli Amici Rumeni. Se qualcuno volesse unirsi a noi in questo sforzo di grande solidarietà lo ringraziamo in anticipo».

Mario Dometti