Ipotesi di creazione di un Nuovo Distretto

 

Il Consiglio Direttivo della Divisione Lombardia2 – Emilia, nella riunione del C.D. del 29/01/11 scorso, ha deliberato di dare inizio alle formalità per la formazione di un Distretto Kiwanis nell’area Centro-Nord Italia, separato dall’attuale Distretto Italia-San Marino.
Contestualmente ha nominato un Comitato formato dai Soci: Dometti, Finocchio, Govoni, Lucchin e Maffi.

Indagine sul territorio considerato

Le regioni interessate sono: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abbruzzo e Repubblica di San Marino.
Esse ospitano 34.303.106 abitanti, ovvero oltre la metà della popolazione italiana, e producono il 73,3% del prodotto interno lordo nazionale.
L’attuale presenza Kiwaniana è così distribuita:

 

Regione

Divisioni attive

N.ro Divisioni

N.ro Club

Numero Soci

Piemonte Piemonte 1
Piemonte 2
Piemonte 3

3

18

456

Valle d’Aosta  

0

0

0

Liguria Lombardia 1 – Liguria

0

1

19

Lombardia Lombardia 1 – Liguria

Lombardia 2 – Emilia

2

15

 

373

 

Trentino-Alto Adige  

0

0

0

Veneto Marche-Abruzzo–San Marino

0

2

41

Friuli-Venezia Giulia  

0

0

0

Emilia Romagna Lombardia 2 – Emilia

0

1

14

Toscana Toscana

1

9

213

Marche-Abruzzo Marche-Abruzzo-S.Marino

1

5

144

Repubblica S. Marino Marche-Abruzzo-S.Marino

0

1

16

Totale Divisioni= 7 /  Totale Club= 52  /  Totale Soci= 1.243 / Regioni= 11

L’ipotesi su esposta considera anche le divisioni Toscana e Marche-Abruzzo-San Marino per due motivi:
1) la Divisione Toscana perché  il suo coinvolgimento ci permette di raggiungere, subito, il numero di Soci richiesto dall’Internazionale per la divisione del Distretto (25 Club e 1.000 Soci).
2) la Divisione Marche-Abruzzo-San Marino perché contiene 2 Club (Adria e Rovigo) che sono situati nel Veneto.
I numeri esposti nello specchietto precedente, seppure nella loro “probabile imprecisione”, dimostrano in generale la scarsa diffusione del Kiwanis che è totalmente assente in Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. 

Considerazioni

Le cause di questa situazione sono diverse e complesse; senza dubbio ci sono inadempienze da parte dei Club della zona, ma una grande responsabilità è da assegnare al Distretto ed ai Consigli Direttivi che l’hanno fin qui gestito; però sarebbe troppo comodo scaricare sui Dirigenti Distrettuali tutte le responsabilità di questo stato di cose.
Bisognerebbe ricordarsi che siamo Soci Attivi e che l’azione e lo sviluppo dei nostri Club e delle nostre Divisioni dipende in larga misura dalle nostre scelte personali e non dalla gestione Distrettuale. Ogni Io fa parte di un Noi ed il Noi non è solo la nostra famiglia, ma la comunità kiwaniana alla quale abbiamo aderito. A volte basta smettere di piangere ed asciugarci gli occhi per vedere la grande opportunità che ci si offre.
Obiettivamente bisogna ammettere che la situazione attuale può essere affrontata e risolta dai Dirigenti e Soci delle Divisioni del Centro-Nord, perchè solo a loro è data la capacità di conoscere e capire le tradizioni, gli stili di vita, gli atteggiamenti e le necessità delle comunità.
Bisogna ammettere che l’Italia è una regione geografica “troppo lunga” e quindi difficile da gestire, sia per difficoltà di comunicazione sia per diversità di comportamenti e mentalità di valutare ed affrontare le situazioni che si presentano.
Il Centro-Nord presenta una “struttura geografica” più “compatta”, meglio gestibile perchè le distanze sono più abbordabili e quindi favoriscono i Dirigenti nel contattare i vari Club e le varie Divisioni più frequentemente e con spostamenti meno sensibili.
Se consideriamo gli altri Service Club che agiscono in Italia, notiamo che la loro politica gestionale è concentrata su territori più circoscritti con il risultato di avere benefici di carattere comunicativo, assistenza reciproca, comprensione dei problemi e conseguente soluzione delle crisi.
Non si può nascondere la differenza di mentalità nel modo di vedere ed affrontare i vari aspetti della vita che concorrono alla formazione di soluzioni di tipo diverso sia  nella tempistica che nella metodica della gestione delle risorse umane e finanziarie.
La nomina di un Comitato da parte del C.D Divisionale del 29/01/11 è il primo passo per constatare se nella Divisione Lombardia2-Emila ci sono la volontà e la disponibilità per iniziare il cammino verso la formazione di un Distretto autonomo nel Centro-Nord Italia.
La risposta convinta e positiva di tutti i Club della Divisione, darà inizio alla fase due dell’attività del Comitato, che si muoverà nei confronti delle altre divisioni del Centro-Nord Italia per constatare se anche in esse vi è identità di pensiero sul progetto e sono determinate alla  sua realizzazione  in tempi brevi.

Per questo è necessaria un’azione convinta ed immediata da parte di tutti i Club della Divisione che si deve concretare con la convocazione di una Assemblea Generale Straordinaria di Club che dibatta e deliberi sull’iniziativa che si vuole realizzare.

Sarà compito del Comitato, nel caso di adesione di tutti i Club, di attivarsi nei confronti delle altre Divisioni del Centro-Nord Italia predisponendo progetti, relazioni, iniziative interdivisionali e quant’altro necessario per poter promuovere l’istanza di formazione di un Nuovo Distretto al Kiwanis International di Indianapolis.

 

PROPOSTA DI CALENDARIO PROCEDURALE

Data

Organo

competente

Attività

14/05/11

a Brescia

C.D. Divisione Il Consiglio Direttivo

  • conferma la nomina del Comitato formato dai Soci Lucchin  Govoni, Dometti, Maffi, Finocchio
  • definisce i compiti e le prerogative di tale Comitato
  • invita i Club  della Divisione ad indire entro la fine del mese di maggio una Assemblea Generale Straordinaria per discutere e deliberare sulle decisioni del C.D. Divisionale
  • il Lt Governatore informa per iscritto i Presidenti dei Club delle decisioni del C.D. e propone loro un modus operandi per la conduzione dell’Assemblea e chiede il rispetto della scadenza del 10 giugno
Entro il 30/06/11 Comitato Riceve dai singoli Club una relazione sul risultato della Assemblea Generale Straordinaria, corredata con eventuali suggerimenti ed osservazioni emersi dalla discussione
Entro il 17 settembre Comitato Si riunisce con il Lt Governatore per definire nel concreto le fasi delle attività da svolgere nei confronti delle Divisioni del Centro-Nord Italia:

  • assunzione contatti telefonici o telematici con Dirigenti delle Divisioni
  • definizione incontri con i responsabile delle Divisioni
  • elencazione dei dati salienti del progetto
  • definizione di una data per una Conferenza Interdivisionale per discutere e deliberare  un calendario ed una formulazione delle iniziative necessarie presso il Kiwanis International per la formazione del nuovo Distretto
31/10/11 Comitato Convocazione della Conferenza Interdivisionale ed ammissione nel Comitato di Soci o Dirigenti delle altre Divisioni
30/11/11 Comitato Invio dei risultati della Conferenza Interdivisionale ai Lt Governatori delle Divisioni del Centro-Nord Italia ed ai responsabili del Distretto e del Kiwanis International. Preparazione della documentazione per la richiesta di separazione ed invio della stessa agli organi internazionali.

 


 

COMUNICAZIONI COMITATO 2° DISTRETTO

17 SETTEMBRE 2011

Al Lt Gov. Giuseppe Cristaldi

Ai Componenti il Comitato Nuovo Distretto

30 agosto 2011

Cari amici,
tutti i componenti del Comitato per il Nuovo Distretto, il Lt Governatore in carica ed il Lt Governatore Eletto hanno accettato la data di sabato 17 settembre prossimo per un incontro presso il Presidente Hotel di Roncadella (BS).
Ritengo quindi confermata la data (17-09-11), il luogo (Hotel President di Roncadelle – BS) e l’ora (15:00); vi invito ad essere puntuali ed a portarvi appresso osservazioni, inserimenti, cancellazioni e variazioni utili per il miglioramento del testo della bozza che vi ho inviato.


GEMMAZIONE DEL NUOVO DISTRETTO

Osservazioni di Maria Paola Govoni
Presidente del K. CLub Ferrara

PUNTO 1
Una gemmazione del Distretto potrà rendere più facile  e realizzabile la presenza del Governatore, in visita ai vari clubs e, quindi, la conoscenza dello stesso Governatore con i vari clubs dell’Italia.
Questo aspetto è, a mio parere, di fondamentale importanza perché la visita annuale del Governatore ad ogni singolo club o a piccoli gruppi di clubs uniti per tale evento (da svolgersi con modalità da studiare) avvicinerà molto di più i singoli soci e, di conseguenza, i clubs, al Governatore stesso.
 I clubs potranno cooperare col Governatore per lo sviluppo del Kiwanis, per la programmazione della stessa attività Kiwaniana, coordinando meglio le varie iniziative del Distretto.
In questo modo la presenza del Governatore in ogni club, almeno una volta durante l’anno sociale, favorirà la cooperazione e la conoscenza dei soci, permettendo al Governatore stesso ed ai clubs di approfondire i vari problemi (economico-sociali, di vissuto, abitudini e consuetudini locali) e le relative soluzioni.

PUNTO 2
I Luogotenenti Governatori, figure di spicco, potrebbero avere altri compiti, complementari all’attività del Governatore, e un po’ diversi dagli attuali.
Potrebbero frequentare maggiormente i vari  clubs ed essere coordinatori dell’attività promossa dagli stessi clubs, favorendo interclubs, iniziative, meeting, convegni, training e, soprattutto, la formazione dei soci, quella degli Officers di club e, soprattutto, la realizzazione di services di spessore, da potersi realizzare anche unendo le forze dei vari clubs assieme, appartenenti ad una stessa Divisione.
Il Governatore, nella gemmazione di un nuovo Distretto, non dovrebbe limitarsi ad essere rappresentato, ma potrebbe partecipare di più alle iniziative che sorgessero nelle varie città.
La figura istituzionale del Governatore ha dimensioni e compiti istituzionali diversi e sarebbe bello vederlo presente in prima persona nelle varie cerimonie pubbliche istituzionali delle varie città (inviti dei Prefetti, dei Sindaci, dei Questori, ecc.), diversamente da quanto avviene oggi.
In tutte le eventuali manifestazioni sociali cui partecipasse il Governatore Kiwanis, sarebbe bene che potesse scambiare impressioni, opinioni direttamente con i suoi Pari grado, cioè con gli omologhi Governatori del Rotary, del Lions, del Soroptimist e quant’altro.
Questo darebbe modo al Kiwanis di avere una buona cooperazione con gli altri clubs services ed anche con le istituzioni locali (rappresentate appunto da Prefetti, Sindaci, ecc.).
Essi conoscerebbero così, personalmente, il nostro Governatore, ottenendo in tal modo una proiezione d’immagine esterna, fondamentale per la visibilità del Kiwanis e dei suoi nobili obiettivi, che costituiscono l’anima dei valori in cui tutti crediamo.

PUNTO 3
Lo svolgimento, ogni anno, di una Convention, che ovviamente avverrebbe in località e distanze più facilmente raggiungibili (permettendo così anche ai soci molto impegnati nel lavoro di partecipare almeno ad una giornata di Convention, potendo ritornare alla sera in famiglia) potrebbe realizzare ciò che vogliamo e cioè una più cospicua partecipazione dei Delegati dei clubs ed anche una più massiccia presenza dei soci che Delegati non sono.
In questo modo, sarebbe certamente più facile ottenere una Convention più seguita e soddisfacente, sia per motivi logistici che per motivi finanziari, perché infatti ciò che avviene oggi, relativamente alla partecipazione alle Conventions realizzate spesso nelle estremità opposte della penisola, presuppone certamente assenza dal lavoro per due o tre giorni, spese di rappresentanza e viaggi (aereo, alberghi, pranzi, cene, gran galà, ecc.)
Parecchie difficoltà di questo tipo sarebbero facilmente superate, perché la creazione di un secondo Distretto, ovviamente accorcerebbe le distanze.
(Da ciò che mi è stato riferito dalla delegata del club Kiwanis Ferrara, nella Convention di Scicli da poco terminata, non si è avuta una buona partecipazione globale, forse anche per i motivi sopra esposti).
Non dovremmo dimenticare che la crisi che oggi vive il Paese, colpisce anche l’Associazionismo, perché gli eventuali 600,00 o 800,00 € circa che occorrono per la partecipazione ad una Convention, credo che, per un socio capofamiglia abbiano una certa importanza.
La riorganizzazione del Distretto dovrà comunque avvenire nel pieno rispetto delle procedure previste dagli Statuti nazionali ed internazionali.